Genere


 

Lophocladia Schmitz, 1893: 222

Talli eretti a simmetria radiale, collegati al substrato tramite rizoidi provvisti all'apice di espansioni discoidi pluricellulari. Gli assi sono rivestiti da 4 periassiali e quelli principali, a struttura monopodiale, nella porzione prossimale talvolta prostrata presentano di solito una lassa corticazione costituita da rizoidi discendenti prodotti dalle periassiali; sugli articoli della porzione mediana e distale del tallo si inseriscono, con una divergenza di ¼, tricoblasti pigmentati e ramificati in modo alterno e complanare. Le ramificazioni laterali pseudodicotome, se decombenti, possono riprendere contatto con il substrato in seguito alla formazione di rizoidi avventizi. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nei gametofiti femminili i procarpi sono portati su tricoblasti modificati le cui cellule basali si rivestono di periassiali ed una periassiale dell'articolo suprabasale svolge il ruolo di cellula supporto. Dopo la fecondazione si sviluppa un carposporofito con cellula di fusione basale dalla quale si dipartono filamenti gonimoblastici ramificati ai cui apici si sviluppano carposporocisti clavate; il carposporofito è protetto da un pericarpo bistratificato ed a maturità il cistocarpo, brevemente pedicellato e provvisto di un sottile becco, mostra un profilo sferoidale od ovoide. Nei gametofiti maschili le cellule madri delle spermatocisti formano una sorta di guaina su una ramificazione laterale dei tricoblasti e la struttura fertile pedicellata termina talvolta con un corto filamento uniseriato. Nella generazione tetrasporofitica gli stichidi si inseriscono sulla cellula basale dei tricoblasti per il tramite di un pedicello e le voluminose tetrasporocisti, una per articolo e disposte con un andamento spiralato, conferiscono allo stichidio un aspetto toruloso.
L'unica specie di questo genere presente in Mediterraneo e nelle raccolte effettate sulle coste toscane è: Lophocladia lallemandii (Montagne) F. Schmitz.